Codice dei Contratti Pubblici 2023: la digitalizzazione è il motore che porterà l’intero sistema nel futuro
12 Aprile 2023
Il nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023), ufficialmente in vigore dal 1°aprile 2023 ma le cui disposizioni diverranno operative in due fasi distinte e successive, a luglio 2023 e a gennaio 2024, individua nella digitalizzazione la chiave di volta capace di sostenere l’ambizioso impianto di riforma del settore, parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La semplificazione e velocizzazione delle procedure d’appalto, obiettivi strategici al cuore del nuovo Codice, si tradurranno infatti, secondo le previsioni del MIT, in una riduzione della loro durata “da 6 mesi a un anno” e in una maggiore certezza delle tempistiche di aggiudicazione, affidamento, esecuzione e pagamento agli operatori economici.
Analizziamo dunque le novità principali del provvedimento legate alla digitalizzazione, inserite nella Parte II del Libro I del D.Lgs. 36/2023 - “Della digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti” - e vediamo insieme in che modo la piattaforma Acquisti Telematici supporta le Stazioni Appaltanti in questo delicato momento di transizione normativa.
Il ciclo di vita dei contratti pubblici: veloce, interconnesso, digitale
Digitalizzazione dell'intero ciclo di vita dei contratti
Rispetto al D.Lgs. 50/2016, che già prevedeva la digitalizzazione delle procedure all’art. 44, il nuovo Codice si spinge ben più in là, mettendo le basi per un “ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement)” (art. 22), costituito dalle piattaforme e dai servizi digitali in uso alle Stazioni Appaltanti – con al centro la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici e il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico gestiti da ANAC - che nel loro complesso consentiranno il monitoraggio completo del ciclo dei contratti pubblici, dalla programmazione alle fasi post-aggiudicazione.
Interoperabilità
Affinché l’ecosistema citato dal Codice possa funzionare, è essenziale che tutti i nodi che lo compongono utilizzino dati nativamente digitali e che dialoghino con la Banca Dati Nazionale e con il FVOE centralizzato, attraverso specifiche tecniche di interoperabilità dei sistemi ancora in via di definizione da parte di AgID.
Quel che è certo è che le piattaforme di e-procurement dovranno sempre più essere in grado di ricevere e trasmettere informazioni alle banche dati nazionali, come fa già Acquisti Telematici i sistemi nazionali grazie al modulo di interoperabilità ANAC Connector.
Qualificazione S.A. e CUC, le piattaforme digitali diventano un requisito fisso
Per quanto concerne il processo di qualificazione, anticipato dalle Linee guida ANAC n. 441, l’utilizzo di piattaforme digitali è previsto come elemento premiante fino al 31 dicembre 2023. Diventa requisito obbligatorio la disponibilità di piattaforme telematiche di approvvigionamento dal 1° gennaio 2024.
L’e-procurement pubblico è inoltre una delle aree di formazione individuate da ANAC come prioritarie per la professionalizzazione della SOS dell’Ente dedicata agli acquisti.
Trasparenza dei contratti pubblici
Tutte le informazioni relative alle diverse fasi dei contratti dovranno essere tempestivamente rendicontate all’interno della BDNCP, e allo stesso tempo dovranno essere accessibili nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale.
Che cosa comporta l'attuazione della digitalizzazione per le Stazioni Appaltanti?
Ripensare in ottica digitale strumenti e processi non è più da tempo un “plus” di cui si può fare a meno, ma un treno da non perdere per assicurare la corretta gestione degli acquisti pubblici, e il D.Lgs. 36/2023 lo ribadisce con fermezza.
Tra i requisiti indicati per la concreta attuazione della digitalizzazione, indichiamo quelli più rilevanti per le Stazioni Appaltanti:
- Utilizzo di piattaforme di approvvigionamento digitale (e-procurement) per svolgere le procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici
- Adozione di misure tecniche e organizzative a salvaguardia della sicurezza informatica e della protezione dei dati personali
- Redazione o acquisizione degli atti in formato nativo digitale, con conseguente rinuncia ai plichi cartacei
- Pubblicazione puntuale e monitoraggio continuo dei dati soggetti agli obblighi di trasparenza amministrativa
Dalla normativa alla pratica in un click: esecuzione e monitoraggio degli appalti in tutta sicurezza e totale conformità con Acquisti Telematici
Le Stazioni Appaltanti possono trovare in DigitalPA un partner tecnologico affidabile e pronto a supportarle nella corretta applicazione della normativa del Codice dei Contratti D.Lgs. 36/2023 grazie a:
- La suite di e-Procurement Acquisti Telematici certificata da AGID, la soluzione scelta da oltre 1000 Amministrazioni e Società pubbliche in tutta Italia, che con i suoi moduli consente non solo di gestire gli albi e le gare telematiche in interoperabilità ANAC con la BDNCP, ma di avere completo controllo e visibilità su tutto il processo di acquisto, garantendo gli standard più elevati di cybersecurity e tutela dei dati personali;
- Un team di consulenti di e-procurement al fianco dei RUP, degli Uffici Tecnici e degli Uffici Gare delle Pubbliche Amministrazioni per chiarire qualsiasi dubbio di natura giuridica o tecnica;
- Un gruppo di sviluppo dedicato all’interfacciamento della suite Acquisti Telematici con i sistemi nazionali per semplificare e accelerare la compilazione e la trasmissione dei dati relativi alle procedure d’appalto.
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Maggiori informazioni su www.webinar.digitalpa.it.
Relatori: Dott. Marco Terrei, Avv. Alberto Ponti e Geom. Fabrizio Paolini