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Articolo di approfondimento
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ANAC Vademecum 2024: come gestire gli affidamenti diretti con il nuovo Codice Appalti

05 Settembre 2024

Come evidenziato nella Relazione annuale 2023 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione presentata in Parlamento a maggio, lo scorso anno quasi il 50% delle procedure di affidamento si è svolto tramite affidamento diretto, percentuale in netto aumento rispetto all’anno precedente sia in termini numerici che in termini di importo complessivo.

Per supportare le Stazioni Appaltanti nella gestione ottimale della tipologia più diffusa di scelta del contraente, ANAC ha pubblicato il 30 luglio 2024 un Vademecum informativo sugli affidamenti diretti per lavori, servizi e forniture, che contiene:

  • Le disposizioni normative del D.Lgs. 36/2023 in materia, oltre ai pareri e alle pronunce di chiarimento più recenti fornite da ANAC stessa e dal MIT in relazione ad aspetti specifici
  • Le indicazioni operative per la corretta applicazione della legge (ad esempio l’attuazione del principio del risultato di cui all’art. 1 del Codice Appalti e dei meccanismi di rotazione degli OE)
  • Gli adempimenti di digitalizzazione e di trasparenza

Vediamo insieme i punti salienti del Vademecum ANAC e in che modo RUP e delegati possono semplificare il processo di selezione dell’affidatario attraverso l’adozione di soluzioni tecniche che consento la configurazione dell’Albo Fornitori digitale, uno dei moduli di punta della suite certificata Acquisti Telematici.

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Affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture, i principali riferimenti normativi

Il D.Lgs. 36/2023 consente alle Stazioni Appaltanti di acquisire tramite affidamento diretto i lavori di importo inferiore a 150.000 euro e servizi e forniture (compresi i servizi di progettazione) di importo inferiore a 140.000 euro.

La definizione di affidamento diretto è contenuta nell’Allegato I.1, art. 3, lett. d):

“Affidamento del contratto senza una procedura di gara, nel quale, anche nel caso di previo interpello di più operatori economici, la scelta è operata discrezionalmente dalla stazione appaltante o dall’ente concedente, nel rispetto dei criteri qualitativi e quantitativi di cui all’articolo 50, comma 1 lettere a) e b), del codice e dei requisiti generali o speciali previsti dal medesimo codice."

Come determinare se sussiste un interesse transfrontaliero?

È possibile ricorrere all’affidamento diretto soltanto se l’appalto non ha interesse transfrontaliero.

Le Stazioni Appaltanti devono dunque vagliare con attenzione i fattori che potrebbero attrarre l’interesse commerciale di operatori esteri, come l’importo stimato della procedura e le sue caratteristiche tecniche.

È necessario chiedere più preventivi?

Il Vademecum ANAC chiarisce che, secondo la normativa vigente, è possibile ma non obbligatorio acquisire diversi preventivi o effettuare un’indagine di mercato. Nel caso ciò avvenga, la “mera procedimentalizzazione” dell’affidamento diretto non lo trasforma in una procedura di gara e non consente agli OE non selezionati di contestare le valutazioni effettuate dall’amministrazione.

La parola chiave è discrezionalità: spetta alla Stazione Appaltante decidere quali modalità impiegare per la valutazione dell’esperienza degli operatori e riportarle nella decisione a contrarre, o atto equivalente, da pubblicare anche in Amministrazione Trasparente.

RUP: ricorso all’albo per la scelta degli operatori economici

Stazioni Appaltanti ed Enti aggiudicatori hanno la possibilità di istituire uno o più elenchi di operatori economici dai quali attingere per selezionare il contraente, secondo le disposizioni dell’Allegato II.1, art. 3 del Codice Appalti.

È essenziale che nel regolamento vengano disciplinate le modalità di costituzione e revisione degli elenchi fornitori, oltre che i criteri di selezione per gli OE. Tali criteri devono essere oggettivi e rispettare i principi di concorrenza, non discriminazione, proporzionalità e trasparenza, per favorire la concorrenza e la partecipazione delle micro imprese e delle PMI.

Istituendo un proprio albo fornitori, gli Enti potranno contare su procedure di selezione più semplici e rapide, delegando all’OE la gestione della richiesta di iscrizione e della relativa documentazione.

Principio di rotazione negli affidamenti diretti

Affidamenti diretti sotto i 5.000 euro – non si applica il principio di rotazione di cui all’art. 49 del D.Lgs. 36/2023 ed è possibile derogare all’obbligo di utilizzo del MePA e dei sistemi telematici regionali.

Affidamenti diretti sopra i 5.000 euro – va applicato il principio di rotazione, tenendo presenti alcune importanti novità normative.

  • Non sussiste più il divieto di invitare nuovamente l’OE invitato, ma non affidatario, del precedente affidamento.
  • L’affidatario del precedente affidamento non può ottenere un secondo affidamento consecutivo per una commessa nello stesso settore merceologico, la stessa categoria di opere o lo stesso settore di servizi.Per derogare al divieto di reinvito del contraente uscente, occorre dimostrare il verificarsi in contemporanea di tre presupposti: 1) struttura del mercato 2) effettiva assenza di alternative 3) accurata esecuzione del precedente contratto.
  • La S.A. può, tramite apposito regolamento, ripartire gli affidamenti per fasce di importo e applicare il principio di rotazione nella stessa fascia (senza eludere il divieto di frazionamento).
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Adempimenti di digitalizzazione e schede ANAC

Anche gli affidamenti diretti, di qualsiasi importo, sono soggetti agli obblighi di comunicazione verso la BDNCP ANAC, da effettuarsi attraverso piattaforme di approvvigionamento certificate (PAD).

In risposta ai dubbi di numerose S.A., l’Autorità conferma che non è più necessario riportare il CIG in via preliminare nella decisione a contrarre. È infatti possibile procedere all’affidamento con un unico atto dopo l’individuazione dell’affidatario.

Per quanto riguarda le schede da compilare e trasmettere via PAD per acquisire il CIG, vi sono due opzioni:

  • Scheda AD5 per gli affidamenti di importo inferiore a 5.000 euro
  • Scheda AD3 per gli affidamenti di importo pari o superiore a 5.000 e fino alle soglie per gli affidamenti diretti

Il Vademecum preannuncia l’introduzione di una nuova scheda, la scheda SIM (Scheda di indagine di mercato), con la quale sarà possibile accedere al FVOE per effettuare i controlli sui requisiti degli OE anche in caso di affidamento diretto, operazione al momento non attuabile senza CIG.

Scarica il Vademecum ANAC 2024

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Albo Fornitori: il software più utilizzato dalla Pubblica Amministrazione italiana per la gestione degli operatori economici

La selezione ottimale di fornitori per appalti pubblici è cruciale, ma può diventare onerosa in termini di tempo e risorse. Per facilitare questo processo, rispettando l'equa rotazione e le specifiche esigenze delle Stazioni Appaltanti, sono centinaia le organizzazioni pubbliche che si affidano ad Albo Fornitori, parte della suite certificata Acquisti Telematici.

Questo strumento, oltre a garantire la conformità al Codice Appalti, ottimizza tempi e procedure di selezione, offrendo accesso a un database di fornitori prequalificati e categorizzati secondo le esigenze di approvvigionamento dell’Ente o Società pubblica.

Albo Fornitori di DigitalPA è pienamente allineato alle direttive ANAC, offrendo:

  • Assistenza nella definizione degli elenchi fornitori e delle categorie merceologiche
  • Supporto per la stesura dei regolamenti e la progettazione dei processi di iscrizione per categoria
  • Configurazione dei sistemi di equa rotazione, con filtri personalizzabili
  • Gestione automatizzata degli aggiornamenti degli elenchi
  • Strumenti di reporting per monitorare e documentare le strategie di rotazione applicate
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La suite certificata Acquisti Telematici semplifica la gestione degli appalti e assicura efficienza, conformità normativa e trasparenza nel processo di selezione degli operatori economici.

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