
Affidamenti sotto soglia: il MIT conferma che si possono utilizzare le PAD in alternativa al MePA
03 Marzo 2025
Il Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha recentemente chiarito che, in caso di affidamenti diretti, le Stazioni Appaltanti possono utilizzare una piattaforma di approvvigionamento digitale (PAD) certificata come Acquisti Telematici.
L’utilizzo delle PAD è equivalente a quello del MePA, purché la PAD sia certificata e conforme ai requisiti stabiliti dal D.Lgs. 36/2023 (Parere n. 3218 del 30 gennaio 2025).
Analizziamo nel dettaglio quali sono le indicazioni fornite dal MIT per la gestione degli affidamenti sotto la soglia europea e quali sono i vantaggi offerti dalla piattaforma certificata AgID Acquisti Telematici per ottimizzare l’operatività degli appalti.
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Utilizzo delle PAD e del MePA nel sotto soglia, i punti chiave del parere del MIT
Equivalenza PAD-MEPA - Le Stazioni Appaltanti possono utilizzare la propria PAD certificata, in alternativa al MEPA, per affidamenti diretti tra 5.000 e 140.000 euro, a condizione che:
La PAD sia certificata secondo le disposizioni del Codice e i requisiti tecnici individuati da AgID
Vengano garantiti i principi di economicità, efficacia, imparzialità e trasparenza
L'intera procedura sia documentata e tracciabile sulla piattaforma
Limitazioni specifiche - Il MIT precisa che:
Resta immutato l'obbligo di ricorso al MEPA per le amministrazioni statali centrali e periferiche
Questo obbligo include scuole, università, enti previdenziali e agenzie fiscali (art. 1, comma 450, L. 296/2006)
Il MEPA non è una procedura di selezione, ma uno strumento di acquisto che attua le procedure previste dal Codice degli Appalti
Che cosa si intende per PAD certificata?
“Le piattaforme di approvvigionamento digitale sono costituite dall’insieme dei servizi e dei sistemi informatici, interconnessi e interoperanti, utilizzati dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti per svolgere una o più attività di cui all’articolo 21, comma 1, e per assicurare la piena digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici” (art. 25, co. 1, D.Lgs. 36/2023).
Le PAD certificate sono dunque strumenti informatici che devono:
Essere conformi alle linee guida AGID
Essere interoperabili, ovvero essere in grado di scambiare dati, con i sistemi nazionali ANAC (BDNCP, FVOE, Piattaforma Pubblicità a valore legale, ecc.)
Garantire trasparenza, tracciabilità e parità di trattamento
Assicurare la digitalizzazione del processo di acquisto, per una fase o per tutte le fasi
Permettere il monitoraggio di tutte le fasi della procedura
Garantire la pubblicità degli atti
Obbligo di utilizzo delle PAD anche per gli affidamenti diretti sotto i 5.000 euro
È importante ricordare che l'utilizzo di piattaforme telematiche certificate è obbligatorio anche per i cosiddetti “microaffidamenti”, ossia gli affidamenti diretti sotto i 5.000 euro. Questa disposizione, prevista dal D.Lgs. 36/2023, mira a garantire la massima trasparenza e tracciabilità dei contratti pubblici, a prescindere dal loro importo.
Dal 1° luglio 2025 non sarà più ammesso il ricorso all’interfaccia web della PCP messa a disposizione da ANAC per richiedere il CIG per tutte le procedure per cui è prevista la digitalizzazione.
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