Fine del regime transitorio tra i decreti 50/2016 e 36/2023: le novità sugli appalti dal 1° gennaio 2024
30 Ottobre 2023
Lo scorso 1° luglio 2023 il nuovo Codice dei contratti pubblici ha acquisito efficacia, tre mesi dopo la sua entrata in vigore ufficiale, ma senza abolire del tutto il precedente D.Lgs. 50/2016. Ha preso così avvio il cosiddetto “regime transitorio” tra i due Codici, con l’applicazione di norme differenti a seconda della data di pubblicazione e della tipologia di affidamento, che si concluderà il 31 dicembre 2023.
Per la fine dell’anno il Codice previgente vedrà dunque la sua abrogazione definitiva, così come alcune delle norme emergenziali contenute nei Decreti Semplificazioni (DL 76/2020) e Semplificazioni-bis (DL 77/2021), prorogate per accelerare le opere PNRR.
L’attuazione integrale del D.Lgs. 36/2023 dal 1° gennaio 2024 porterà alla luce alcuni degli istituti più ambiziosi della riforma, tra cui spicca la digitalizzazione completa del ciclo di vita del contratto, realizzata mediante l’interoperabilità tra la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici di ANAC e le piattaforme di e-procurement in uso alle Stazioni Appaltanti e agli Enti concedenti. L’utilizzo di tali piattaforme diventa obbligatorio, anche per la qualificazione.
Nell’articolo analizzeremo i nuovi obblighi normativi a carico delle S.A. e come assolverli con la massima efficienza e conformità grazie alla piattaforma Acquisti Telematici.
Appalti e contratti pubblici, cosa cambia dal 1° gennaio 2024
Digitalizzazione del ciclo di vita del contratto
Per gestire digitalmente tutte le fasi dei contratti pubblici – pianificazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione – e comunicare con le giuste tempistiche le informazioni alla Banca Dati ANAC, le Stazioni Appaltanti hanno l’obbligo di utilizzare piattaforme di e-procurement certificate da AgID, e quindi interoperabili con la BDNCP.
La BDNCP è il fulcro del nuovo ecosistema di e-procurement nazionale, che ingloba numerose banche dati e sistemi nazionali, come SIMOG per la richiesta del CIG e SCP per gli adempimenti informativi.
Obblighi di trasparenza dei contratti pubblici
Lo scorso 30 giugno ANAC ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale (SG n. 151 del 30.06.2023) dodici delibere contenenti i Regolamenti attuativi previsti dal nuovo Codice degli Appalti, tra le quali la n. 264, inerente ai nuovi obblighi di trasparenza per gli appalti alla luce del nuovo ecosistema digitale.
Delibera n. 264 del 20 giugno 2023
La Delibera identifica i dati e le informazioni necessari relativi alla programmazione di lavori, servizi e forniture, nonché alle fasi del ciclo di vita dei contratti pubblici, al fine di soddisfare gli obblighi di pubblicazione stabiliti dal Decreto legislativo 33/2013. Tali dati devono essere inviati in modo "tempestivo" ad ANAC sulla BDNCP.
Si specifica inoltre che fino al 31 dicembre 2023 la trasparenza dei contratti pubblici deve seguire le disposizioni contenute nell'allegato 9 al Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2022: non è quindi ancora richiesta tempestività, ma l’invio ad ANAC deve avvenire dopo la pubblicazione degli avvisi relativi agli esiti delle procedure.
Ricordiamo che la suite Acquisti Telematici è già integrata nativamente con il software TrasparenzaPA, con il vantaggio di automatizzare le pubblicazioni e inserire una sola volta i dati oggetto di obbligo normativo.
Pubblicità legale
Anche la pubblicità legale verrà gestita tramite la BDNCP, in attuazione dell’art. 27 del nuovo Codice, per gli affidamenti di importo pari o superiore alla soglia di rilevanza europea e gli affidamenti di importo inferiore alla soglia di rilevanza europea di interesse transfrontaliero certo.
Le S.A. dovranno rendere disponibile la documentazione di gara mediante le piattaforme di e-procurement e sul proprio sito istituzionale.
Qualificazione delle Stazioni Appaltanti e delle Centrali di committenza
Ai fini della qualificazione, la disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale diventa un requisito obbligatorio, insieme all’iscrizione all’AUSA e alla presenza della struttura stabile dedicata.
Il MIT ha inoltre chiarito nella circolare del 12 luglio 2023 che la deroga alle regole di qualificazione per i comuni non capoluogo di provincia in relazione agli affidamenti e ai contratti PNRR e PNC terminerà il 31 dicembre 2023.
Ulteriori date da ricordare per l’attuazione di specifiche norme del D.Lgs. 36/2023
30 giugno 2024
Termine della qualificazione con riserva delle S.A.
Le Stazioni Appaltanti qualificate “con riserva” (unioni di comuni, province, città metropolitane, comuni capoluogo di provincia e regioni) dovranno iscriversi a regime a partire dal 1° gennaio 2024, e ottenere i requisiti di qualificazione entro il 30 giugno, secondo l’art. 9 dell’allegato II.4.
1° luglio 2024
Il RUP diventa sanzionabile se viola gli obblighi informativi BDNCP
Ai sensi dell’art. 222, comma 9, fino al 30 giugno il RUP non è soggetto alle sanzioni previste da ANAC per le violazioni degli obblighi informativi verso la Banca dati nazionale, purché provveda all’adempimento entro 60 giorni dalla comunicazione all’amministrazione a cui appartiene.
1° gennaio 2025
Obbligo di BIM
“Per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti per importo a base di gara superiore a 1 milione di euro”, a eccezione interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, sussiste l’obbligo di BIM, ossia il metodo basato su modelli digitali 3D delle costruzioni (art. 43, comma 1).
Requisiti di qualificazione per l’esecuzione dei contratti
A decorrere da questa data, le S.A. qualificate per la progettazione e l’affidamento non vengono più qualificate in automatico anche per l’esecuzione del contratto, e dovranno perciò essere in possesso di requisiti specifici elencati nell’allegato II.4 del Codice.
Il mondo degli appalti sta cambiando. È ora di cambiare con lui
Dal 1° gennaio 2024 le PA dovranno gestire il ciclo dell'appalto, incluse le fasi post-aggiudicazione, su piattaforme di e-procurement certificate.
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